La primavera è la stagione che più richiama il contatto con la natura. Usciamo dal…

Il cereale e la sua cottura
Quando si parla di cereali nell’immaginario comune c’è il pane, la pizza, la pasta oppure i fiocchi per la colazione (tipo corn flakes e altre varianti spesso con aggiunta di zuccheri o dolcificanti). Ma queste sono tutte lavorazioni e trasformazioni del cereale che si allontanano dalla sua forma originale e integra.
Inoltre, negli ultimi decenni la cultura media dell’alimentazione nel nostro paese, per esigenze economico/industriali, si è concentrata su ricette che contengono principalmente farine, per questo non siamo abituati a considerare il chicco come alimento principale del nostro pasto, così come altri tipi di cereali oltre il frumento che hanno meravigliose proprietà.
Il problema principale delle farine di grano moderno più usate, come ormai a nostro malgrado abbiamo appreso, è che sono molto raffinate (cioè senza la parte vitale del chicco e senza la sua fibra) e spesso derivanti da grani di bassa qualità funzionali al massimo sfruttamento dei terreni e delle rese agricole. Il nostro organismo ne ha risentito moltissimo ribellandosi con intolleranze, ipersensibilità e allergie. Tutti disequilibri molto diffusi.
Perché è importante riavvicinarti a questo meraviglioso alimento nella sua forma originale?
Per la Medicina Tradizionale Cinese, che è il principio sul quale posso e vorrei dare consigli alimentari, il cereale è la fonte primaria del nostro QI (energia) grazie al quale tutto scorre e si muove dentro il nostro corpo.
Prima di rinunciare a questo alimento fondamentale per l’essere umano sarebbe importante e necessario rivolgersi ad un professionista dell’alimentazione.
Il cereale ha un sapore dolce, ma non il dolce dello zucchero che è eccessivo e quindi dannoso, ma il dolce tenue, quello che ci nutre, quello che richiama il sapore del latte materno. Questo sapore è di natura YANG, tonifica e armonizza i sistemi che abitano la parte mediana del nostro corpo (milza e stomaco) deputati al ricevimento e alla trasformazione dei cibi/bevande.
Se questi sistemi non sono abbastanza tonici e in grado di trasformare (assorbimento delle sostanze fondamentali), potremmo accusare diversi disturbi come gonfiore e sonnolenza postprandiale, richiesta di sapore dolce eccessivo (entrando così in un circolo vizioso), stanchezza cronica, accumuli di umidità nel corpo, freddo agli arti, fino da arrivare ad una ridotta trasformazione ed assimilazione delle sostanze utili al nostro organismo.
Inoltre il chicco è un seme, e come tutti i semi contiene la vita. Questa sua potenzialità vitale ci viene trasmessa nel momento in cui lo mangiamo ed entra a far parte del nostro organismo nutrendo anche la nostra energia più profonda e vitale.
Possiamo dire dunque, che la base per un buon equilibrio energetico è sicuramente coltivare la salute del nostro CENTRO!
La buona farina di cereale integrale e bio è sicuramente un’ottima fonte energetica, di nutrimento e di fibre, ma non dovrebbe essere l’unico modo per assumere questo meraviglioso alimento.
Come cucinarlo?
Cominciamo a sfatare il pregiudizio comune che spinge a pensare che la cottura del chicco integrale sia complicata e richieda tempi infiniti!
L’obiezione che sento più spesso: per cucinarli si perde tantissimo tempo!
Non è vero se le parole d’ordine sono: cottura per assorbimento e organizzazione!
La cottura per assorbimento è comodissima e sempre compatibile con i tempi ristretti e spesso frenetici della giornata e, cosa più importante, senza perdere i nutrienti fondamentali del chicco.
Con la cottura per assorbimento devi solo mettere il cereale in pentola poi lei (la pentola) e il fuoco faranno tutto da soli. Metti un timer e dedicati a quello che vuoi nel frattempo!
La cottura per assorbimento fa si che l’acqua di cottura possa essere assorbita dal chicco piano piano senza perdere le sue preziosissime sostanze che rimarranno tutte lì per te.
Come fare in pratica:
Ammollo
Alcuni cereali richiedono un ammollo, altri no, per questo è sempre bene verificare sulla confezione. Io, quando riesco, metto in ammollo tutti i cereali, anche quelli che non hanno indicazione, questo aiuta a diminuire i tempi di cottura e anche a disperdere diverse sostanze dannose che possono essersi depositate sul chicco.
Risciacquo
Con un colino a maglie strette sciacqua sotto acqua corrente. Sempre meglio sgranare con le mani e visionare contemporaneamente.
Metti in pentola
In una pentola a fondo spesso versa l’acqua (o brodo vegetale) e cereale (vedi proporzioni indicate sulla confezione). Tutto a freddo. Un pizzico di sale marino integrale non tanto per salare ma per aiutare la disgregazione delle fibre renderlo più tenero.
Chiudi il coperchio
Porta a bollore e abbassa la fiamma al minimo (anche di meno) con spargifiamma possibilmente. Metti un timer con il tempo indicato nella confezione..
Ora puoi occuparti di altro, il fuoco e la pentola faranno il loro dovere senza bisogno della tua sorveglianza. A termine cottura spegni il fuoco e puoi lasciare altri 10 minuti (o anche di più) il cereale chiuso in modo che finisca dolcemente di assorbire l’acqua.
Finito!
Organizzazione: la bella notizia è che puoi cuocere il tuo cereale in grande quantità e metterlo in frigorifero per tirarlo fuori al momento del bisogno e assemblarlo come vuoi per le varie ricette: zuppa, saltato in padella, polpette, torino al forno, porridge per colazione e tantissimo altro!
Puoi dedicarti a questa cottura in qualsiasi momento, non necessariamente durante la preparazione del pasto: dopo cena mentre guardi la TV o leggi un libro, oppure durante il weekend. In questo modo avrai sempre un buon cereale a disposizione!
Spero di averti dato delle semplici indicazioni utili! Ti lascio anche la tabella delle cotture dei cereali.
Ultimo consiglio: varia il più possibile la tua dieta per mantenere un buon equilibrio energetico.
CEREALE |
TEMPO DI AMMOLLO | VOLUME DI ACQUA NECESSARIA |
TEMPO DI COTTURA |
Amaranto | no | 2:1 | 35/40 min |
Avena decorticata | no | 3:1 | 50 min |
Bulghur | no | 2:1 | 10/15 min
con cottura in acqua bollente poi messo da parte a riposare con coperchio in modo che possa idratarsi |
Cous cosu | no | 1 o 2:1 | 6/8 min coprendo con acqua bollente affinchè si idrati |
Farro decorticato | circa 9 ore | 2:1 | 45 min |
Farro perlato | no | 2:1 | 30 min |
Grano saraceno | no | 2:1 | 20 min |
Grano tenero | circa 9 ore | 2:1 | 40 min |
Mais fresco (pannocchie) | no | 3:1 | 15/20 min |
Miglio | no | 2:1 | 25 min |
Orzo decorticato | 6 ore | 3:1 | 45 min |
Orzo mondo | 9 ore | 3:1 | 60 min |
Orzo perlato | no | 3:1 | 25 min |
Quinoa | no | 2:1 | 15/20 min |
Riso bianco | no | dipende molto dalla varietà | dipende molto dalla varietà |
Riso integrale | no | 2,5:1 | 45/50 min |
Riso selvatico | no | 2:1 | 45 min |
Riso semintegrale | no | 2:1 | 30 min |
Segale | 12 ore | 3:1 | 50 min |