Quando arrivi a Castrocaro senti uno strano odore difficile da descrivere. Si tratta delle acque sulfuree e salsobromoiodiche.
Eravamo bambine e nei dintorni del parco della “Sorgara”, raggiungibile a piedi a pochi centinaia di metri da Virano19, si sentiva quell’odore che rendeva l’atmosfera misteriosa e richiedeva coraggio, per noi bambini alla ricerca di avventure.
Una storia affascinante, un luogo vintage che vale la pena venire a respirare dal vivo.
Le acque minerali di Castrocaro sono note fin dall’epoca romana e non hanno mai smesso di portare benefici. La loro scoperta avviene per caso, quando uno spallone (contrabbandiere) viene arrestato perché sorpreso a trasportare acqua salata dalle fonti di Castrocaro. Nel 1830 la magistratura fiorentina, proprietaria di ogni operazione sul sale, delegò il Prof. Targione Tozzetti, di analizzare le acque rubate. Si scoprì che erano presenti iodio e bromo.
Negli anni successivi scoprirono le proprietà curative delle acque, e iniziò l’attività termale di Castrocaro con nuove scoperte di pozzi sulfurei e studi sempre più approfonditi in ambito medico/sanitario.
Verso la metà degli anni ‘30 avvenne la demanializzazione dei beni della società, allora ancora privata e, nel 1961 fu convertita in S.p.A. a partecipazione statale. Da quel momento iniziarono le migliorie e gli investimenti in strutture ricettive, Padiglione delle feste (oggi detto dei congressi) e tutti gli stabilimenti termali oggi esistenti. Oggi le terme sono gestite da un’azienda privata.
Da dove arrivano le acque?
Da una valletta detta “Anfiteatro calanchivo”: i calanchi sono le scogliere sommerse un tempo nel mare paleoadriatico formatesi negli ultimi 10 milioni di anni.
Si possono ammirare meravigliosi panorami in passeggiate sulle colline della zona Rio Cozzi (S.I.C. Sito di importanza comunitaria) che, insieme allo Spungone sono nel Vincolo Paesistico (beni di interesse biologico – geologico).
Il parco delle terme
Il parco delle terme è grandissimo (circa 20 ettari) e comprende alberi secolari che contribuiscono a creare un ambiente magico e rilassante immerso nella natura. C’era anche un dancing molto frequentato, d’estate si poteva sentire la musica anche fino a Virano19! Fino ai primi anni ‘90 si poteva udire anche dalla casa di Virano19 la musica arrivare dal dancing all’interno del parco che ogni estate era considerato una grande attrazione.
Gli edifici hanno un grande valore architettonico e culturale: il Tempietto delle bibite (costruzione in ceramica in stile pompeiano opera del Melandri di Faenza) e Il Padiglione dei Congressi, architettura razionalistica italiana del Ventennio. Tutto ristrutturato e perfettamente conservato, qui puoi trovare più informazioni:
Curiosità, origini e le varie denominazioni di “Castrocaro”
- Salsubium (epoca romana)
- Castrocaro (epoca medioevale utilizzato per la prima volta da Dante nella Divina Commedia)
- Kaster Kar (lingua celtica che sta ad indicare uno sperone roccioso)
- Castrum cari (da Caro o Carino imperatori romani dell 282 d.c.)
- Castro Aucario o Castro Cario